La Via Severiana era un'antica strada romana che congiungeva Portus (l'odierna Fiumicino) con Terracina. Fu costruita nel 198 dall'imperatore Settimio Severo (da cui prende il nome), che si limitò probabilmente a collegare e lastricare pezzi di strade preesistenti lungo il percorso della costa laziale.

La strada, lunga circa 80 miglia romane (circa 118 km), partiva dal porto di Portus alla foce del Tevere, attraversava Ostia, lo Stagno di Ostia, il Vicus Augustanus, Laurentum, Lavinium (Pratica di Mare), Anzio e Astura (Torre Astura), per giungere quindi a Tarracina.

 

Costruita inizialmente per scopi commerciali, al fine di far arrivare più comodamente dai monti Lepini la calce necessaria per la manutenzione del porto di Ostia, la strada divenne ben presto la principale via di accesso alle numerose ville che i notabili romani si erano fatti costruire come residenze estive sul litorale romano.

 

Oggi dell'antica via restano solo poche tracce visibili. Alcuni frammenti del basolato usato per lastricare la strada sono visibili all'interno della pineta di Castel Fusano e ad Ostia nella pineta presso il Canale dei Pescatori sulla strada che porta ad Ostia Antica. Altri resti sono visibili nella necropoli dell'Isola Sacra.

 

Per visitarla il modo più semplice è farsi una passeggiata sui quello che resta, in buono stato, nella pineta di Castelfusano.

 

 Mappa di Castelfusano

 

 

 

 

 

 

 

 

Se si utilizzano i mezzi pubblici, occorre arrivare alla stazione Cristoforo Colombo, alla fine della ferrovia urbana Roma-Lido. Usciti dalla stazione, fronte al mare, si va a destra e si raggiunge il piazzale Amerigo Vespucci, al termine della Via Cristoforo Colombo. Si segue il viale laterale della Colombo, si scavalca il ponte sulla ferrovia e si va subito a destra sulla Via di Castel Porziano. Siamo già nel folto della pineta. Si cammina placidamente sull’asfalto e si va a raggiungere il Piazzale del Cinghiale, dove s’incrocia la via della (della presunta) Villa di Plinio (che potremo percorre al ritorno). Ancora pochi passi ci conducono all’incrocio con la Via Severiana, che imbocchiamo sulla destra.

 

 

 

Lasciato l’asfalto si va ora sul basolato romano,aLa Via Severianalternato a tratti sterrati e sabbiosi. Pini marittimi (piantati nel 19° secolo) e gli autoctoni lecci si innalzano dall’intricato sottobosco, percorso da numerosi sentieri. Si prosegue sulla via romana, si supera il segnale della Villa di Plinio e si sbuca sulla Via del Lido di Castel Porziano, di fronte al muro della Tenuta presidenziale, in una zona di prati. Sulla destra troviamo l’imbocco della Via della Villa di Plinio, larga e asfaltata, parallela alla Via Severiana e alla linea di costa. La Villa si trova sulla destra, contenuta da un’ampia curva, all’incrocio con Via dei Transatlantici. Vi si accede dai cancelli o dai varchi aperti nella recinzione. La visita è agevolata dai pannelli informativi. Tornati sull’asfalto si punta al Piazzale del Cinghiale, costeggiando il centro del Corpo forestale e la grande torre di avvistamento. Sul viale percorso all’andata si torna a Piazza Vespucci e alla stazione della Ferrovia. La passeggiata è di circa 9 km e richiede dalle due alle tre ore.